Colloquio con Eugenio Occorsio
In pochi ambienti si guarda con tanta apprensione ai tentativi di trovare una strada comune contro i cambiamenti climatici, come nella particolare specie degli economisti-attivisti americani. Sarà per l’urgenza di scrollarsi la cappa opprimente del negazionismo trumpiano, sarà l’atmosfera di vera emergenza che si respira di fronte a tragedie come l’ondata di calore del nord-ovest: «Il G20 di Napoli ha dimostrato come sia importante che Europa e America costituiscano un “club” del clima e cerchino di aggregare quanti più partner possibili nel più breve tempo possibile», dice Gernot Wagner, docente di Economia del clima alla New York University nonché autore della column Risky climate di Bloomberg.
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Per l’economista la transizione energetica «è assolutamente inevitabile, e questo è provato sia che si riesca a inserire in un accordo internazionale il limite degli 1,5 gradi sia che finisca come a Napoli. I fatti sono chiari: l’energia solare è diventata dieci volte più economica negli ultimi 10anni, e cento volte in 40 anni. Costa meno dell’energia da fonti fossili. Qualsiasi analisi costi-benefici impone un’azione decisa di decarbonizzazione. Ma non basta, né c’è la garanzia che la transizione sarà veloce: è un compito della politica».
“Un patto fra le economie più avanzate per vincere le resistenze di Cina e India”, Eugenio Occorsio, la Repubblica, 24 luglio 2021.